L’IMBARAZZO DI UNA SENTENZA ESEMPLARE

Quando i precedenti vengono trattati solo con delle multe, quando i fatti si riferiscono ad uno stadio che non è il tuo, quando in una sentenza vengono usate parole come “credibilmente”, quando non basta una giornata di squalifica, ne servono ben due, allora sorge il dubbio che ci sia qualcosa che non quadra.

Dopo le due giornate di squalifica comminate dal Giudice Sportivo Tosel alla curva sud dello Juventus Stadium, la sgradevole sensazione è che ci fosse la necessità di un provvedimento di forte impatto mediatico, ingiustificato dal punto di vista dei precedenti, se è vero che di solito il lancio di bombe carta non è nemmeno sanzionato, se non con delle multe di poco conto.

L’attuale giudice sportivo, il cui compito è di certo ingrato, si è spesso distinto per decisioni che strizzano l’occhio ai media, specialmente quando c’è la Juventus di mezzo. Ricorderete i 10.000 euro di multa per il coro “merda” da parte dei bambini in curva. Eppure queste sentenze “popolari”, non consolidano certo la credibilità delle istituzioni di giustizia sportiva, semmai la minano. Rimane infatti evidente l’incoerenza di fondo rispetto ai numerosi precedenti e l’incostanza dei provvedimenti.

Certo non vogliamo affatto sottostimare la gravità di quanto avvenuto, però è già grave e paradossale che in 10.000 debbano perdere il loro diritto di andare allo stadio per colpa di uno o due individui che hanno fatto qualcosa che non dovevano. Come può venire in mente al signor Tosel di estendere a due il numero di giornate a curva chiusa? Rendiamoci conto del fatto che il principio di responsabilità oggettiva nel calcio ed in particolare in casi limite come questo, è qualcosa che sta al limite del tollerabile, sarebbe  bene non abusarne. Quanto è imbarazzante in un paese civile che ci siano ancora casi di giustizia “sommaria” come questi? Perchè nel 2015 non è ancora possibile arrestare chi si macchia di tentato omicidio (a me questo sembra tirare un ordigno esplosivo in mezzo alla folla) invece di “squalificare” un settore intero formato da decine di migliaia di clienti/tifosi?

Chissene. L’opinione pubblica esige il suo tributo ed è ciò che avrà. Due giornate, con conseguente e fisiologico ricorso da parte della società. Che forse avrebbe potuto dare un segnale rinunciandovi, ma ci sono alcuni distinguo da fare: non si tratta di pochi fottuti idioti in questo caso bensì di un fottuto idiota, forse due. Si tratta di un gesto sì violento ma che proprio per la sua natura non può essere così facilmente addossato ad un intero settore. Si tratta in fine di qualcosa che “credibilmente” è stata fatta da un abituale occupante di quella curva, in un altro stadio, non di uno striscione esposto lungo tutta la curva da tantissimi fottuti idioti.