L’ESPERTO PROCURATORE RIVELA I PIANI DI MAROTTA:”LO CONOSCO TROPPO BENE,VI DICO CHI PRENDE”

Davide Torchia, esperto agente di calciatori e grande conoscitore della dirigenza bianconera, ha parlato nell’edizione odierna di Tuttosport del mercato juventino. Con gli acquisti di Pjanic e Dani Alves la Juventus ha una dimensione più da Champions?
«Sono due rinforzi di livello internazionale. Dani Alves è una certezza assoluta, Pjanic una certezza in prospettiva. Conosce il nostro campionato ed è abituato alle pressioni avendo giocato alla Roma. Poi, per vincere la Champions, oltre ché essere bravi, servono una serie di variabili favorevoli. Però due giocatori così alzano il livello tecnico e i bianconeri hanno qualche speranzina in più…».

Si sarebbe mai immaginato che un giocatore del Barcellona sarebbe arrivato alla Juventus?
«E’ innegabile che l’appeal dei bianconeri sia cresciuto: 5 scudetti, Coppe Italia, Supercoppe, una finale di Champions sono un bel biglietto da visita. E attraggono giocatori che vogliono vincere. Tre anni fa Dani Alves non sarebbe mai venuto a Torino… Però, tra le due operazioni, ciò che più mi ha impressionato è stato sottrarre Pjanic alla Roma. Marotta e Paratici hanno compiuto un colpo eclatante togliendo l’uomo cardine alla concorrenza. E’ come vincere uno scontro diretto».

Due acquisti e un addio doloroso, quello di Morata…
«Io non sarei così convinto che Morata non possa tornare a vestire la maglia bianconera. Conosco troppo bene la dirigenza bianconera e non mi stupirei che continui a lavorare per riportarlo a Torino».

E’ una sensazione o ha notizie dirette?
«No, solo sensazioni. Morata ha le caratteristiche per giocare in Italia e in Spagna, pur fortissimo lo vedo meno bene in Premier. Si è inserito perfettamente nel nostro campionato e nella Juventus, non mi stupisco che abbia nostalgia dell’Italia. Ed è quello lo spiraglio che Marotta e Paratici proveranno ad aprire».

Se non dovesse tornare, su chi dovrebbe puntare la Juventus in attacco?
«Non ho dubbi, Alexis Sanchez. Segna, ha tecnica, s’inserisce negli spazi, conosce già il nostro campionato. E’ un altro Tevez, perfetto per i bianconeri».

E’ una trattativa difficile strapparlo all’Arsenal?
«I club inglesi hanno uno strapotere economico che permette loro il lusso di tenere i campioni e di pagarli più del loro valore. Questo non vuol dire che siano più bravi altrimenti vincerebbero sempre la Champions, invece… Comprando tanti campioni c’è però il rischio che qualcuno si perda e la Juventus può puntare proprio su questo».

Per il centrocampo bianconero, invece?
«Ma siamo sicuri che alla Juve serva un altro rinforzo nel mezzo? Se Lemina resta direi che sono a posto così, nonostante l’assenza di Marchisio fino all’autunno. Ricordiamoci che con le nuove regole i giocatori in rosa sono 21 perché gli altri quattro devono provenire dal vivaio: entra qualcuno soltanto se c’è un altro che esce».

Se fosse il procuratore di Pogba che cosa gli consiglierebbe?
«Se l’ambiente juventino lo soddisfa, se ha l’adrenalina per dare l’assalto al sesto scudetto e per tentare di vincere la Champions gli direi di restare. Se invece ha bisogno di nuovi stimoli allora lo farei partire. Non deve però essere una scelta di vita, è così giovane che avrà sicuramente altre chance. E non è neppure una questione di soldi perché non è un giocatore all’ultimo contratto. A queste considerazioni occorre però fare una premessa».

Quale?
«Che ci sia un club disposto a soddisfare le richieste della Juventus. Siamo sicuri di offerte da 120 milioni? E’ una cifra molto importante per un fuoriclasse che però non è un attaccante come Messi o Ronaldo».

C’è una squadra che può ostacolare la Juventus nella conquista del sesto scudetto consecutivo?
«Il Leicester insegna che ci possono essere sempre delle sorprese. Se un club riesce a trovare una formula vincente in poco tempo allora potrebbe esserci più equilibrio. Inter e Milan sono però alle prese con i cambi di proprietà, la Roma è in costruzione. Il Napoli garantisce continuità e ha un grande allenatore: se la grana Higuain non inciderà più di tanto saranno ancora i partenopei i più accreditati antagonisti dei bianconeri».