L’ESPERTO AGENTE SGANCIA LA BOMBA: “ALLA JUVE ARRIVA UN SUPER BOMBER” E FA IL NOME

La stagione della Juve è iniziata proprio ieri, a disposizione di Max Allegri una rosa assolutamente sperimentale con i vari nazionali ancora impegnati o appena andati in vacanza ed un mercato in piena attività. Ma cosa manca ancora ai campioni d’Italia? Nulla, secondo il procuratore sportivo Silvio Pagliari. «In questo momento è molto più avanti, in Italia, come organizzazione e come squadra. Anzi, prevedo che migliori ulteriormente con due fenomeni come Dani Alves e Pjanic in più».

Cosa portano in più Dani Alves e Pjanic?
«Quando uno come Dani Alves sceglie la Juve porta esperienza e consapevolezza, Pjanic qualità in quella posizione. Ritengo che sia lui a un anno di distanza il vero erede di Pirlo e che alla Juve potrà fare la storia».

Però non saranno gli unici acquisti. Su chi dovrebbe puntare la Juve?
«Alla Juve arriverà prima di tutto un grande attaccante, del calibro di Cavani o Lukaku, profili strutturati anche fisicamente. Per il resto non credo che servirà molto in più, Benatia in difesa sembra molto vicino mentre a centrocampo ritengo che un grande acquisto possa essere quello di Kanté».

Qualcuno però partirà. Prevede l’uscita di qualche big?
«Non credo che la Juve si indebolirà. A cominciare da Pogba, tutti i titolari penso proprio che resteranno. I sacrificati saranno giocatori che nella passata stagione per vari motivi non sono riusciti ad esprimersi al massimo, vedi Pereyra o Hernanes».

Quali sono i giovani su cui puntare?
«Ora si parla molto di Pjaça. Ma il croato era già molto forte anche prima, l’Europeo è servito solo a far lievitare il prezzo. Io però consiglio a tutti di tenere particolarmente sotto controllo Julian Brandt del Bayer Leverkusen. Ha tutto: talento, fiuto del gol, fisicità, esperienza anche a livello internazionale pur essendo solo del ’96».

A proposito di liste, come influirà il nuovo regolamento?
«Questa riforma quantomeno andrebbe rivista. Falsificherà molto l’equilibrio in campionato, tra realtà che hanno budget e bacini completamente diversi. Serviva un passaggio graduale, sarebbe bastato fare come in Premier mantenendo la richiesta solo su un numero complessivi di elementi cresciuti in Italia. E poi si parte da un assunto di base sbagliato, i giovani non devono giocare perché imposto da una legge ma perché se lo meritano. Così come al giorno d’oggi continuare a parlare di extracomunitari è un concetto riduttivo, obsoleto».

Guardando al contesto generale, che mercato sarà?
«Sarà un mercato che per colpa o merito degli Europei andrà un po’ a rilento, soprattutto in questa fase. Bisognerà avere la pazienza di aspettare i primi grandi colpi, che poi innescheranno a cascata tutti gli altri. In Italia poi bisognerà trovare nuove formule per vincere la concorrenza straniera, rispetto a vent’anni fa le gerarchie si sono invertite ed ora servono idee vincenti per battere chi ha budget e fatturati così dominanti»

Il colpo dell’estate?
«Non sarà facile fare operazioni migliori di quelle che hanno portato Daniel Alves e Pjanic alla Juve. Così come credo sia stato fin qui sottovalutato l’ingaggio di Banega da parte dell’Inter. Penso che anche alla fine del mercato questi potranno essere ricordati come i colpi migliori».

Quale sarà invece la sorpresa?
«Se qualche società dovesse arrivare a Milik farebbe un affare, soprattutto se dovessero essere confermate le cifre al di sotto dei 20 milioni di cui si parla. È un ’94 che deve ancora dimostrare tanto, ma che ha tutto per sfondare».

A proposito di Inter e Milan, cosa ne pensa di questo vento d’Oriente?
«L’Inter con l’arrivo dei cinesi farà qualcosa di importante già nell’immediato, il gruppo Suning è strutturato per provare ad ottenere grandi risultati. Più delicata la situazione legata al Milan, sono molto curioso di vedere come andrà a finire».

Saranno loro le rivali della Juve?
«In Italia credo che lo Scudetto possa solo perderlo lei, non vedo a oggi società in grado di contrastare il dominio bianconero. Anzi, vedo la Juve pronta a tentare l’assalto alla Champions, non sarà facile ma ci sono tutte le condizioni per provarci davvero».
FONTE TUTTOSPORT DEL 7 LUGLIO 2016