L’ENNESIMO ESAME PER PAUL POGBA

Notte di Champions, notte per grandi campioni e leader. È qui che Paul Pogba deve crescere. Ha scelto di rimanere alla Juvents, ha scelto di indossare il numero che fu di Sivori, Baggio, Del Piero e Tevez. Vuole prendere per mano la Juve, di elevarsi al ruolo di trascinatore, ma per farlo deve essere se stesso, non scimmiottare altri. Qualcuno inizia a pensare che il ragazzo sia uno splendido gregario, devastante solo se affiancato da gente del calibro di Pirlo e Vidal. Ebbene, avere accanto scudieri come Marchisio e Khedira dovrebbe togliere qualsiasi alibi. Non c’è dubbio che il centrocampista francese stia vivendo la peggior stagione da quando è a Torino, come se le responsabilità accresciute abbiano tarpato le ali al ragazzo libero e incosciente degli anni di Conte che sfoderava giocate incredibili. Tutti concordano che non si debba caricare il fardello sulle spalle di Pogba, ma allo stesso tempo se vuole entrare nell’Olimpo dei grandi deve fare ciò che i grandi hanno sempre saputo fare a dispetto della propria carta di identità. Non vi è alcun dubbio che le fortune della Juve, in questo balbettante inizio 2015-2016, coincidano con le fortune di Paul Pogba. Giocare in 10 renderebbe tutto più difficile.